COMMISSIONE PER L'ATTUAZIONE DEL PROGETTO RIPAM
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di duemilacentotrentatrè posti di personale non dirigenziale, a tempo pieno ed indeterminato, da inquadrare nell'Area III, posizione retributiva/fascia retributiva F1, o categorie o livelli equiparati, nel profilo di funzionario amministrativo, nei ruoli di diverse amministrazioni.
Regione: Lazio
Provincia: Roma
Posti a Concorso: 2133
Gazzetta 50 del 30/06/2020
Scadenza Concorso: 14/07/2020
Bando Completo
LA COMMISSIONE RIPAM
Visto il decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, recante
«Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche»;
Visto, in particolare, l'art. 35, comma 5, del citato decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165 che, tra l'altro, disciplina la
Commissione per l'attuazione del progetto di riqualificazione delle
pubbliche amministrazioni (RIPAM);
Visto il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, recante
«Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di
razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni»;
Visto il decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, recante
«Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n.
165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere
b), c), d) ed e) e 17, comma 1, lettere a), c), e), f), g), h), l),
m), n), o), q), r), s) e z), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in
materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche»;
Vista la legge 19 giugno 2019, n. 56, recante «Interventi per la
concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la
prevenzione dell'assenteismo» e, in particolare, l'art. 3;
Visto il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con
modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, e, in particolare,
l'art. 74, comma 7-ter, secondo cui, tra l'altro, le procedure
concorsuali sono volte a valorizzare e verificare anche il possesso
di requisiti specifici e di competenze trasversali tecniche e
attitudinali, ivi incluse quelle manageriali per le qualifiche
dirigenziali, coerenti con il profilo professionale da reclutare. Le
predette procedure sono svolte, ove possibile, con l'ausilio di
strumentazione informatica e con l'eventuale supporto di società e
professionalità specializzate in materia di reclutamento e di
selezione delle risorse umane;
Visto l'art. 247 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante
«Misure urgenti in materia di salute e sostegno al lavoro e
all'economia, nonchè di politiche sociali connesse all'emergenza
epidemiologica da COVID-19», in corso di conversione, in materia di
semplificazione e svolgimento in modalità decentrata e telematica
delle procedure concorsuali della Commissione RIPAM;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, concernente il «Regolamento recante norme sull'accesso agli
impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di
svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di
assunzione nei pubblici impieghi»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3, recante il «Testo unico delle disposizioni concernenti lo
statuto degli impiegati civili dello Stato»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686 concernente «Norme di esecuzione del testo unico delle
disposizioni sullo statuto degli impiegati civili dello Stato,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio
1957, n. 3»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 16
aprile 2018, n. 78, che disciplina, ai sensi dell'art. 3, comma
2-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre 2004,
n. 272, i titoli valutabili nonchè il valore massimo assegnabile ad
ognuno di essi, nell'ambito del concorso pubblico, per titoli ed
esami, per l'accesso alla qualifica di dirigente, di cui all'art. 28,
comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 27
aprile 2018, n. 80, che individua, ai sensi dell'art. 7, comma 1, del
decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 70 le
scuole di specializzazione che rilasciano i diplomi di
specializzazione che consentono la partecipazione al concorso per
titoli ed esami di cui all'art. 28, comma 1, del decreto legislativo
30 marzo 2001, n. 165, per l'accesso alla qualifica di dirigente;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7
febbraio 1994, n. 174, concernente il «Regolamento recante norme
sull'accesso dei cittadini degli Stati membri dell'Unione europea ai
posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche»;
Visto il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione del
2 dicembre 2019, emanato di concerto con il Ministro dell'economia e
delle finanze e il Ministro dell'interno, che nomina la Commissione
RIPAM e ne definisce le competenze;
Visto il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione del
4 marzo 2020, emanato di concerto con il Ministro dell'economia e
delle finanze e il Ministro dell'interno, con il quale il Pref.
dott.ssa Maria Grazia Nicolò, in qualità di rappresentante del
Ministero dell'interno, è nominata componente della Commissione
RIPAM costituita con decreto interministeriale del 2 dicembre 2019,
in sostituzione del Pref. dott.ssa Maria Tirone;
Visto il decreto-legge 8 febbraio 1995 n. 32, convertito dalla
legge 7 aprile 1995, n. 104, e in particolare l'art. 18, comma 1, che
prevede che il Centro di formazione e studi - FORMEZ subentra nei
rapporti attivi e passivi riferibili al Consorzio per la
riqualificazione delle pubbliche amministrazioni (RIPAM);
Vista la legge 12 marzo 1999, n. 68, recante «Norme per il
diritto al lavoro dei disabili» e, in particolare, l'art. 3 e l'art.
18, comma 2, concernenti le quote d'obbligo occupazionali in favore
delle categorie protette;
Atteso che la Presidenza del Consiglio dei ministri e il
Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, sulla
base dei relativi prospetti informativi riferiti al 31 dicembre 2019
- riepilogativi della situazione occupazionale rispetto agli obblighi
di assunzione di personale con disabilità ed appartenente alle altre
categorie protette - intendono prevedere apposita riserva di posti
per la copertura della quota di riserva di cui all'art. 3 della legge
12 marzo 1999, n. 68 nell'ambito della procedura selettiva di cui al
presente bando;
Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, recante «Legge quadro per
l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate»;
Vista la legge 28 marzo 1991, n. 120, recante «Norme a favore dei
privi della vista per l'ammissione ai pubblici concorsi nonchè alla
carriera direttiva nella pubblica amministrazione e negli enti
pubblici, per il pensionamento, per l'assegnazione di sede e la
mobilità del personale direttivo e docente della scuola»;
Visto il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante «Misure
urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per
l'efficienza degli uffici giudiziari» convertito con modificazioni
nella legge 11 agosto 2014, n. 114, e, in particolare, l'art. 25,
comma 9, che introduce il comma 2-bis dell'art. 20 della citata legge
5 febbraio 1992, n. 104;
Visto il decreto legislativo del 27 ottobre 2009, n. 150 recante
«Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di
ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di
efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni»;
Visto il decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 6, recante
«Riorganizzazione del Centro di formazione e studi (FORMEZ), a norma
dell'art. 24 della legge 18 giugno 2009, n. 69»;
Visto il decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante
«Codice dell'ordinamento militare», e in particolare gli articoli 678
e 1014;
Visto l'art. 37 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111,
recante «Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria»;
Visto l'art. 16-octies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179,
convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221,
recante «Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese»;
Visto l'art. 73, comma 14, del decreto-legge 21 giugno 2013, n.
69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98,
recante «Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia»;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006,
n. 184, concernente il «Regolamento recante disciplina in materia di
accesso ai documenti amministrativi»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre
2000, n. 445, recante il «Testo unico delle disposizioni legislative
e regolamentari in materia di documentazione amministrativa»;
Visto il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante
riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e
gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni
da parte delle pubbliche amministrazioni;
Visto il decreto legislativo del 30 giugno 2003, n. 196, recante
il «Codice in materia di protezione dei dati personali»;
Visto il regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone
fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonchè alla
libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE
(regolamento generale sulla protezione dei dati);
Visto il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante
«Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle
disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e
del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle
persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali,
nonchè alla libera circolazione di tali dati e che abroga la
direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)»;
Visto il decreto legislativo 18 maggio 2018, n. 51, recante
«Attuazione della direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento europeo e
del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativa alla protezione delle
persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da
parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine,
accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni
penali, nonchè alla libera circolazione di tali dati e che abroga la
decisione quadro 2008/977/GAI del Consiglio»;
Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il
«Codice dell'amministrazione digitale»;
Visti i decreti legislativi 9 luglio 2003, n. 215 e n. 216
recanti, rispettivamente, «Attuazione della direttiva 2000/43/CE per
la parità di trattamento tra le persone, indipendentemente dalla
razza e dall'origine etnica», e «Attuazione della direttiva
2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e
di condizioni di lavoro»;
Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, recante il
«Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell'art. 6
della legge 8 novembre 2005, n. 246»;
Visto il decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 5, recante
l'attuazione della direttiva 2006/54/CE relativa al principio delle
pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne
in materia di occupazione e impiego;
Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, recante «Riforma degli
ordinamenti didattici universitari»;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e
della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509,
concernente il «Regolamento recante norme concernenti l'autonomia
didattica degli atenei»;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e
della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270, concernente «Modifiche al
regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli
atenei, approvato con decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509
del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e
tecnologica»;
Visto il decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante
«Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo»,
convertito con legge 4 aprile 2012, n. 35, e successive modifiche ed
integrazioni, e in particolare l'art. 8, concernente l'invio per via
telematica delle domande per la partecipazione a selezioni e concorsi
per l'assunzione nelle pubbliche amministrazioni;
Visto il sistema di classificazione dei profili professionali del
personale oggetto del presente bando di concorso;
Viste le disposizioni normative e i provvedimenti di
autorizzazione relativi al reclutamento del personale oggetto del
presente bando di concorso;
Viste le note con cui le Amministrazioni interessate si sono
rivolte al Dipartimento della funzione pubblica per l'organizzazione
del concorso oggetto del presente bando, avvalendosi della
Commissione Interministeriale RIPAM per l'espletamento della
procedura concorsuale;
Espletati gli adempimenti e le procedure di cui all'art. 34-bis
del citato decreto legislativo n. 165/2001;
Visto il vigente Contratto collettivo nazionale di lavoro
relativo al personale del comparto funzioni centrali e del comparto
istruzione e ricerca;
Delibera:
Art. 1
Posti messi a concorso
1. È indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per il
reclutamento di complessive duemilacentotrentatre unità di personale
non dirigenziale, a tempo pieno e indeterminato, da inquadrare
nell'Area III, posizione retributiva/fascia retributiva F1, o
categorie o livelli equiparati nei profili di seguito indicati dei
ruoli delle sotto indicate amministrazioni - secondo la seguente
ripartizione:
ventiquattro unità da inquadrare, con il profilo di
funzionario amministrativo, nell'area funzionale III - F1 dei ruoli
dell'avvocatura generale dello Stato;
novantatre unità di categoria A - F1, con il profilo
professionale di specialista giuridico legale finanziario, di cui:
novanta unità da inquadrare nel ruolo della Presidenza del
Consiglio dei ministri, di cui cinque posti riservati ai sensi
dell'art. 3 della legge 12 marzo 1999, n. 68;
tre unità da inquadrare nel ruolo speciale della protezione
civile della Presidenza del Consiglio dei ministri;
trecentocinquanta unità da inquadrare, con il profilo di
funzionario amministrativo, nell'area funzionale III - F1 dei ruoli
del Ministero dell'interno;
quarantotto unità da inquadrare, con il profilo di
funzionario amministrativo, nell'area funzionale III - F1 nei ruoli
del Ministero della difesa;
duecentoquarantatre unità da inquadrare, con il profilo di
collaboratore amministrativo, nell'area funzionale III - F1 dei ruoli
del Ministero dell'economia e delle finanze;
duecentocinquanta unità da inquadrare, con il profilo di
funzionario amministrativo, nell'area funzionale III - F1 dei ruoli
del Ministero dello sviluppo economico, fermi restando gli esiti
della mobilità ai sensi dell'art. 34-bis del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165;
dodici unità da inquadrare, con il profilo di funzionario
amministrativo, nell'area funzionale III - F1 dei ruoli del Ministero
delle politiche agricole, alimentari e forestali, di cui sei posti
riservati ai sensi dell'art. 3 della legge 12 marzo 1999, n. 68;
sessantasette unità da inquadrare, con il profilo di
funzionario amministrativo, nell'area funzionale III - F1 dei ruoli
del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
duecentodieci unità da inquadrare, con il profilo di
funzionario amministrativo-contabile, nell'area funzionale III - F1
dei ruoli del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
novantadue unità da inquadrare, con il profilo di
funzionario area amministrativa giuridico contenzioso, nell'area
funzionale III - F1 dei ruoli del Ministero del lavoro e delle
politiche sociali;
centocinquantanove unità da inquadrare, con il profilo di
funzionario amministrativo, giuridico, contabile, nell'area
funzionale III - F1 dei ruoli del Ministero dell'istruzione;
ventidue unità da inquadrare, con il profilo di funzionario
amministrativo, giuridico, contabile, nell'area funzionale III - F1
dei ruoli del Ministero dell'università e della ricerca;
duecentocinquanta unità da inquadrare, con il profilo di
funzionario amministrativo, nell'area funzionale III - F1 dei ruoli
del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo;
diciannove unità da inquadrare, con il profilo di
funzionario giuridico di amministrazione, nell'area funzionale III -
F1 dei ruoli del Ministero della salute;
duecentosessantaquattro unità da inquadrare, con il profilo
di funzionario amministrativo, giuridico-contenzioso, nell'area
funzionale III - F1 dei ruoli dell'Ispettorato nazionale del lavoro;
ventitre unità da inquadrare, con il profilo di funzionario
amministrativo, nell'area funzionale III - F1 dei ruoli dell'Agenzia
nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni
sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
cinque unità da inquadrare nei ruoli dell'Istituto superiore
per la protezione e la ricerca ambientale, con il profilo di
funzionario amministrativo - V livello;
due unità da inquadrare, con il profilo di funzionario
amministrativo - F1, nei ruoli dell'Agenzia per l'Italia digitale,
fermi restando gli esiti della mobilità ai sensi dell'art. 34-bis
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
2. Ai sensi degli articoli 678 e 1014 del decreto legislativo 15
marzo 2010, n. 66, il trenta per cento dei posti è riservato ai
volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate
congedati senza demerito ovvero durante il periodo di rafferma, ai
volontari in servizio permanente, nonchè agli ufficiali di
complemento in ferma biennale e agli ufficiali in ferma prefissata
che hanno completato senza demerito la ferma contratta, ove in
possesso dei requisiti previsti dal bando.
Per il numero dei posti di cui al precedente comma 1 afferenti al
Ministero della difesa la riserva indicata nel precedente periodo è
pari al cinquanta per cento dei posti.
3. Le riserve di legge, in applicazione della normativa vigente,
nonchè i titoli di preferenza sono valutati esclusivamente all'atto
della formulazione della graduatoria finale di merito di cui al
successivo art. 11, nel limite massimo del cinquanta per cento dei
posti.